Arlecchino e Colombina
son felici e domattina
dopo tanto spasimare
si potranno alfin sposare.
Ma la sera il promesso,
senza chiedere il permesso,
coi due soldi che ha in saccoccia,
con gli amici fa bisboccia.
Tutto spende in poche ore,
del denaro non ha amore.
Sol la maschera gli resta
per potere fare festa.
Così, ahimé, lui se la vende,
mentre il sole già risplende.
La sposina è
C arnevale è un vecchio strano
A ma scherzi, frizzi e lazzi
R iconduce vecchi e adulti all' infanzia ormai lontana.
N on ricorda quando è nato, la sua vita breve piange
E ntra allegro o forsennato nelle danze di chi è allegro.
V a lontano da chi è triste, da chi è solo e abbandonato.
A ffamato di apparenza si autoincensa con la maschera
Che forza
a navigar controcorrente
ed ignorare il riso,
che si nasconde dietro ogni sorriso.
Una cultura tiepida, globale
che tristemente arranca,
tra il nulla e il virtuale.
Chi sa qualcosa, oggi,
è un Pulcinella,
che fa un po' pena
e vive sulla pelle
il triste dramma dell'ipocrisia:
avere sogni è solo una follia!
La maschera
la porto in permanenza:
saltello, ridendo a crepapel
Maschere meste
sfilano sul palco.
Volti di cartapesta,
senza alito di vita,
corpi di burattini,
Feste, scherzi per sorridere,
risate ballano sotto le scarpe,
la gioia di coriandoli e stelle,
si ama tra le magie del bere.
Ricordo un cowboy di città:
finto cappello, vecchie amiche,
un'idea, oltre la cieca realtà,
per essere al passo con l'uomo.
Nuova sera per giocare:
Finalmente carnevale!!!
Questa sezione contiene poesie e filastrocche sul carnevale, poesie in rima sulle maschere, filastrocche per bambini sui costumi di carnevale