Ne lo vento,
che a dritta e a manca
ormai funesta,
mi sento
da una ebbrezza
preso,
nei vortici
circolanti,
i vostri volti
ancora vedo,
c'è un Michele,
un Vincenzo capitano
con la sua ciurma
e addirittura un Salvatore,
che in una morsa
ci chiude
tutti quanti,
ma da esso
io mi libero
e come bianca colomba
ancora volo.
Cos'è questo torpore
che m'assale a tutte l'ore,
la mia palpebra appesantisce
ed il sopore favorisce:
ah come vorrei oziare!
La spina vorrei staccare,
a nulla vorrei pensare:
vorrei solo riposare!
È stanca la mia mente,
anche il corpo ne risente.
Quando cesseranno
tutte ste incombenze?
Vorrei soltanto dormire,
dormire e sognare
un mondo in cui finalmente
mi potrei dedicare
solo
Viviamo correndo, perdendoci il sapore dei momenti,
l'essenza degli incontri, il gusto delle piccole cose,
e le emozioni si sciolgono dentro
ai margini della vita...
Tanto speri fieramente
che il sognare sia mestiere,
travestendoti da ardente
fuorilegge o cavaliere,
tanto nostro verbo è vano
anche se affidato al vento,
alla danza della mano
sopra il foglio. Odi il lamento
della gioia che si usura?
"Quanta vita t'ho sottratto,
giovin corpo sopraffatto
da uno spettro di cultura".
Cura solo i sentimenti,
abbandona iniqua prova:
nel tuo
Nel silenzio assordante
della notte
tutto si fa più chiaro,
pensieri,
scalpitanti come cavalli,
galoppano nei tuoi ricordi!
Allontana da te
quei cavalli e
rientra
nel silenzio assordante
della tua notte.
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