Ascoltami. I numerosi pensieri che ora
si schiudono in queste righe scovandoli
in indistinte voci e in infiniti canti,
fogli adornati e raccolti in questo testo,
non sono altro che trepidanti rami
di uno zuccherato
grappolo sfibrato e temprato,
da pallide folate e da inumerevoli
verni e lunghe estati,
che disperde al vento ramoscelli
di squallido e croccante pallore,
di sapore di
Immaginazione...
non
è
Follia
Delirio
Menzogna
Vanagloria
è
Forma Mentis
Bisogno Intrinseco
Non chiederti se fu
illusione,
quel vento improvviso
che irruppe
nel tuo cuore,
sdradicò le tue convinzioni,
rivelò
la tua anima...
non chiederti
quale fiume,
ruppe gli argini,
inondando
i tuoi sensi...
non chiederti perchè
il sole
era scomparso...
era in te,
al centro del tuo cuore.
Dovevi solo
alzare lo sguardo!
Hai presente quando ad un bambino
Viene tolto il gelato di bocca?
Hai presente quando hai tutto
E poi ti accorgi di non aver nulla?
Hai presente una giornata di sole
Che nel suo culminar trova la pioggia?
Bè. Eccomi la, sperando di non cadere.
Non cerco
gloria né conquiste
cerco solo mè stessa
riflessa dentro uno specchio
o dentro ad uno sguardo inquisitore
Non so chi sono
né dove sto andando
Vado, semplicemente.
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