un giorno o l'altro
più non sarò
inseguendo un sogno
sparirò
con ali d'umana cera
cercando speme andrò
Icaro fuggente
nel labirinto non morrò
si, pur cadendo
in alto volerò
Menippo tra le stelle
per quel sogno vivrò
Affacciato sul nulla
il cuore si ferma
e si appoggia alla ringhiera
osservante
all'ombra di un silenzio totale
che sorprende i miei pensieri
annidati dietro un rimpianto,
un rimorso, un dolore.
La mente rincorre il rumore
di un rimbalzo di un pallone
che regala un profondo reverbero
a questo vuoto che si estende a scomparsa
come un piatto paesaggio lunare.
Dietro e dentro di lei
C'è un atomo
di fiato trattenuto
sospeso nel buio
dell'istante
in cui gli elettrodi
interrompono il contatto
prima dello schianto
e l'esplosione.
Era di Marzo
ed ero senza pelle
e non sarebbe niente
se non fosse
per l'acqua di lacrime
che mi arrivava in gola.
Sono centrato adesso
e non mi fa più male
sebbene porto i segni
ancora sulla pelle.
provo a scegliere
tra i segni indelebili della vita
graffiti su un libro
o il morso dolce su una rossa polpa
che ha rinchiuso nel buio la mia luce
e' difficile la scelta
troppo breve e' il tempo
che resta prima dell'alba
o forse era un tramonto
non lo so più, il colore era uguale.
Il seme non e' poi cosi' diverso dal germoglio
come il fiore che muore nel frutto
sono nodi cercati
che
Amorfici
Astrattismi
Di mani
Che toccano
Individui
Devoti
A sguardi
perduti
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