Cala il sipario sull'afosa estate
il sole mesto lascia la pianura
e il buio oscura le serate amate.
S'apre una porta che è priva di mura
ove il vegliardo dalle spalle arcuate,
scaglia con forza, creando paura,
l'acque, le nevi, i venti e un grande gelo.
Brividi, freddo e affanni sotto un cielo
ch'avvolge l'homo dall'era del melo
mentre la vecchia decide con cura.
Neve bianca e soffice, correndo,
affondo i piedi dentro di te, sprofondando,
con tutti i miei sensi
in questo paesaggio ovattato e irreale.
Le montagne che imponenti
si ergono in tutta la loro meastosità,
sembrano accarezzare la tua coltre.
Piccole orme di animali sparuti
si disegnano qua e la,
mentre un torrente da lontano
canta la sua canzone...
Sola,
in tanta bellezza,
la mia ani
Nubi dense
ne lo alto cielo
se scontrano,
se torcigliano,
se pigliano,
e cader lasciano
argentei fiocchi,
da l'opaco sole
accarezzati,
e toccando terra
uno candido manto
a noi mortali
dona.
In una gelida giornata di gennaio
protendi le braccia tue verso il ciel.
Malato sembri con le marroncine foglie,
mi avvicino e sorpresa vedo i fiori tuoi
di color giallino e non appariscenti,
ma il profumo che emanano ricorda
vaniglia, terre magiche d'Oriente.
Ferisco i tuoi rami per portarti
in casa mia e poter sognar viaggi
in terre lontane dove caldo è il sol.
Questa sezione contiene poesie e pensieri sull'inverno, sulla neve e la stagione fredda