La storia inizia con la curiosità del lettore;
con la sospensione
di una parola accennata
seducente
evocativa.
La parola pensata, poi detta,
poi amata
infine abbandonata dal cielo
e libera di germogliare.
A me rimane un sorriso, come rugiada
immagino possa nascere un bocciolo
profumato
colorato
corteggiato
qualcosa che seduca e beffi
le mie stesse aspettative;
che si rive
Vetro finestra chiara trasparente spalancata aperta dal vento aria
Vivo vedendo
ubriaco ebbro
il cielo stella del nostro profondo Amato Amore
in mare oceano
onda
Come anelli di una catena,
gemme incandescenti
nella più buia delle caverne,
sbocciano parole prigioniere,
sfrecciano come ruote:
Spaccare stanotte,
esplodere ore,
assumere stanotte,
e languire su piume perenni
di giovinezza persa, ma nostra,
non senti il tum tum?
Va giù, giù e sù, sù!
Non smarrire una lacrima,
non tradire un sorriso,
e con la maschera
osservare la linea
pri
L'anima d'un tratto interruppe il suo tragitto nobiliare
L'amore prese il sopravvento
Proseguì il tragitto e uccise l'anima.
Dal mare dei desideri
notturni
attingo e riempio le mani
di sogni
troppi
si spengono, come vetrine di città
all'avanzare del greve zendado notturno
ma lo sgabuzzino del liutaio resta acceso
deve finire quel violino in legno d'abete, pregiato
per iniziare sul far del giorno
una nuova sinfonia
vitae
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