Non ti chiedo tanto
solo un sorriso
una smorfia che affiora
in seta dal tuo viso.
Attendo un gesto
un minimo segnale
per risorgere a nuovo giorno
orfano di questo male...
che mi porto appresso
ma lo vorrei lontano
ed ogni giorno in più
mi scivola di mano,
l'attimo, il momento
per fermarlo...
insicuro del futuro
non riesco a limitarlo.
Amore non è semplice per me...
ancor più lo
Tenue
negli occhi del prescelto
al capezzale dei moribondi valori
si fa tenue la luce
debole e fioca
inghiottita nel vortice
del muro del pianto
infinito
inaudito
tradito
dalle bugie di chi
cela verità di vita
dietro drappi di morte.
Non camici bianchi
non pesci rossi
ne bisce
ma pieni poteri
famelici squali
e anaconde assassine.
Donatori di morte
a chi anela la vita
co
Polveri incubate in carni vive
Scorie brunite su terra rugginosa
già ulcerata da lave meccaniche
sotto cieli riverberati dal rosso
ferro rifuso nel ricordo rimosso
di macchine utensili e tecniche
Tra i fumi di un'aria caliginosa
Stigmate vili su carni già dissolte
Affondo nel nulla
Disseto la mia vita
Nel nulla muoio
Nel nulla osservo
Questo male
Doloroso ed intenso
Incurabile per desiderio
Fosse questo istante
L'ultimo di migliaia
Ancora non sorriderei
Amerei nel silenzio
Questa atroce malattia
Figlia degli dei
Madre del dolore
Sconfitta reproba anima
Condannata dal sacrificio
Tradita dal proprio Dio
Tratta in salvo dal maligno
Venti forti agitano
il mio animo
piogge fredde
inondano il mio cuore
la mia vita
rimane in sospeso
mentre attendo
che torni il sereno.
Tu, mostro
dai mille tentacoli
semini panico
e disperazione,
ti odio mostro deforme
compagno di viaggio sgradito.
Altrove voglio guardare
dove il sole continua a brillare
dove le rondini volano libere
dove i caldi tramonti infuocati
donano tepor
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