Sei lì
fermo
davanti alla tua porta
pronto alla difesa.
Un attacco improvvisato
tanto forte quanto inatteso
scritto lì su quelle carte
nero su bianco
comparso in poco tempo
come un fungo velenoso.
Davanti a te solo lui
non ci sono arbitri
né altri giocatori
sugli spalti una folla di spettatori
tutto il tifo è dalla tua parte
non ci saranno assist per te
e il contropiede sa
Vitale tumulto, bastardo,
pugnala la mente con ciniche spille
offrendo eternamente alla vita
ricordi velati di dolore.
Il senno non arguisce
demolito da deliri carnivori
nel tempo buio scintillii di vita
coltiva nella realtà lo scherno.
Rari, gli istanti di lucidità
dove riposa, vive e coesiste calma
l'attesa degli ossessivi rumori
a trucidare la coscienza.
Il quadrante potrebbe consolarmi
lasciandomi sola
con le lancette tra le dita
ma io
voglio dipinger ponti levatoi
nell’atto di scendere
tra le braccia e la mente
al sicuro
Pesto il sale
nella creta che indusse la barba
a modellarla
e l’involucro diviene contenuto
e la terra sposta l’asse
e il fuoco si determina
e la scia
prende colore
Cosa resta
cosa
abbandona
il nost
Non ti chiedo tanto
solo un sorriso
una smorfia che affiora
in seta dal tuo viso.
Attendo un gesto
un minimo segnale
per risorgere a nuovo giorno
orfano di questo male...
che mi porto appresso
ma lo vorrei lontano
ed ogni giorno in più
mi scivola di mano,
l'attimo, il momento
per fermarlo...
insicuro del futuro
non riesco a limitarlo.
Amore non è semplice per me...
ancor più lo
Giorni, mesi, anni,
insieme a tanti bambini
nei loro bianchi lettini.
Nel reparto di nefrologia
dove tutti sono in sintonia,
la parola d'ordine è:
"Qui entra solo la primavera!"
C'è un simpatico giornalino,
che raccoglie i pensieri di ogni bambino,
poesie di piccoli poeti in erba,
racconti, disegni, cruciverba;
C'è una bella letterina,
che Roberto scrive a Martina,
comunicandole co
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