Ora che soffri
mi sovien il tuo crescere,
ora che ti ribelli
sento la mia impotenza,
ora che ami la solitudine
capisco la mia con gli occhi degli altri.
Il mondo bello che t'appariva
di colori e di magia
è offuscato da una realtà ipocrita e confusa.
Ti ho insegnato il bene e il male
ma i tuoi occhi chiedono giustizia
che ora ti confesso: è rara!
Ma c'è ne una e sta dentro te:
Nel talamo disfatto
ormai trasformato in giaciglio,
la donna geme, suda;
è inzuppata di liquidi corporei
che invece d'una catarsi
stanno trasformandosi
in un veleno micidiale
stagnante e maleodorante.
Ogni cosa al mondo è sofferenza,
ma questo dolore è insopportabile
secca la bocca, fa salire su la bile,
crea paura e affanno...
sarà un'incognita fino all'ultimo momento.
Nel
ero supina sul mio letto, il volto costantemente rigato di lacrime, lo stomaco chiuso per giorni, settimane... il mio corpo mutava silenziosamente, il mio animo smetteva di vivere... TU eri lì, seduta a fianco a me, mi guardavi impotente, mi portavi da mangiare.. ma il piatto restava sul comodino.. e ti sentivi morire per me. Eri lì quando lui se ne andò, lasciandomi come si lascia un sacco di
[continua a leggere...]Era notte quando al mondo sei venuta.
I dolori erano atroci,
non vedevo l'ora che nascessi.
Poi finalmente sei nata,
quando ti ho presa in braccio
i tuoi occhi, fissi su di me,
mi hanno fatta dimenticare i dolori.
Eri bellissima,
la tua pelle morbida,
le tue piccole e delicate manine,
di te mi fecero innamorare.
I giorni passavano, tu crescevi,
il tuo sorriso e la gioia che sprigionavi
Qualcosa ti sfiora,
qualcosa ti tocca,
qualcosa ti stringe, poi ti afferra e poi ti strappa... poi ti lascia!
Questo "qalcosa" poi ritorna e...
ti stritola, ti schiaccia, ti annienta,
qualcosa ti distrugge, qualcosa ti asporta ma...
qualcosa ti dà, ti consacra, ti consegna...
è la Vita, la nuova vita che si è formata, che Tu hai generata, originata, PARTORITA.
Questa sezione contiene una raccolta di poesie sulla gravidanza, il parto e la maternità