Nel mare della morte
sempre in movimento
d'attese anime
va veliero sfregiato
a solcare sacrifici...
Lugubri pianti
innalzano fumo al cielo
impaurito
e braccia infuocano
il tempo dei loro destini...
Il guerriero di pace
prosegue l'ondeggiare
nei sogni, le libertà
e in nome di esse
arranca su terreni
che altri sostengono
con il terrore sui cigli
di fiori esplodenti.
Uomini e
Lugubre è il silenzio del destino
non accenna, non parla
inafferrabile è il dar senso alla vita
ogni cosa diviene e si trasforma
noi umani nella materia deperiamo
e il destino del nostro spirito non comprendiamo
presuntuosamente ricerchiamo la via che ci conduce all'infinito
Destino muto, giocoliere, tirannico
non possiamo sottrarci alla sua Parola
neanche stando fermi in una stanza mur
educatori, formatori, insegnanti, docenti e dirigenti,
troppo distanti dalla concreta e sfuggente realtà
di spietate menti, di ombre opportunistiche, di facili guadagni,
di contorte rivalse, di occulte maschere di presentazione del sè teletrasportate.
tristi gli eventi, contorte le azioni, sfumati i rilievi,
respiro deresponsabilizzato da troppi anni che hanno rapito
il sapere, il dover
Mi rivolgo a te,
a te lassù
che con un occhio vigile
osservi le mie mosse,
mi fai pensare,
e la mattina alzare.
rimani sempre in me
e non ti scordar di me.
Ali di vento,
muovono i silenzi intorno.
Una vita di rigoglioso afflato
s'adagia sulla stanchezza
che il corpo martoriato, dissolve lentamente
nel respiro.
Detergono l'antica bramosia,
le mani carezzevoli del destino
incauto nell'approdo,
indifferente al richiamo del presente.
Ali di vento,
disperdono le piume nell'immenso
e ciò che ieri diventava vero,
oggi diserta il riposo do
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