Vorrei che ti svegliassi dal sonno,
così da riprender la parole che furono tue
e che per immane tempo ascoltai.
Troverei poi le note adeguate,
perché i tuoi lemmi, divenissero canto;
qui non potrei darti un posto dove stare,
se non un riparo dentro al mio cuore.
Affondati
Muto cetaceo nell'oceano immenso
grigio metallo con uomini dentro
nel tormentato mio dormir ti penso
sulle fragili vite mi concentro.
E il dolore si fa sempre più intenso
col passar dei giorni senza riscontro
perder la vita così non ha senso
e con questa dura realtà io mi scontro.
Tra i flutti più profondi sei sparito
nessuno dov'eri aveva capito
ma s'aspettava un gr
Carichi la tua pistola,
amante fallito,
ed in ultimo
chiudi gli occhi
guardi l'universo
ed in un istante
la polvere si immobilizza
e gli uccelli spiccano il volo;
ma
la canna gelata sulla lingua
ti ricorda il freddo della Morte.
BANG
un'ultima folata di vento
ed è ancora violenza perpetua
su un'anima che lascia
il suo corpo a terra
agonizzante in violenti spasmi convulsi
Non c'è più
la fresca ombra protettiva
del grande e saggio albero
abbattuto.
Ora tocca a me rinforzare
le penetranti radici,
stendere verso il cielo
i robusti rami e
farvi scorrere fresca linfa
vitale,
che dia vigore ad innumerevoli foglie
e ad una rigogliosa chioma.
Sarà la mia ombra a riparare
dai raggi troppo ardenti i giovani
arbusti e gli esili tronchi
che mi sono più vici
Madre serena, di nero vestita
provata da duro lavoro
a te affiderò le mie membra
resti di guerra e martirio
il tuo grembo sarà la mia culla
dormirò nel tuo freddo respiro
veglierà su di me la tua falce
come il falco sul prode guerriero.
Il tuo bacio sarà la mia vita
il tuo abbraccio il mio dolce ristoro
madre cara, di nero vestita
può sembrarti uno sporco lavoro
ma son io che pro
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