i silenzi lunghi del deserto
il cobalto del cielo
e le mangrovie
sale e sabbia
atum dipinse colori
apparentemente immobili
come affreschi
nelle cappelle sottomarine
dei suoi giardini
diede vita alle gocce
che dal pennello
scivolavano in acqua
e polimorfi angeli e demoni
s'animavano in un circo
di nani e giganti
mostri e meraviglie
draghi e dei del mare
al di sopra
del cielo al contrario
sfiorato da una carezza
che toglie il fiato
è il vento dell'ovest
che trasporta le voci dei morti
sul soffio caldo di ra
e accompagna la preghiera dei vivi
attraverso la luce di neon colorati
sui sentieri dell'est
e si confonde nelle urla
delle città che uccidono
le stelle della notte