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Vigliacco

Guido nella notte!
Non ho dove andare, da chi andare.
Fiammate di luce spaccano il buio che ho nel cuore,
rapide, asettiche, appaiono all'improvviso,
come anime infernali.
Vorrei andare loro incontro, abbracciare il loro freddo calore,
fondermi in loro, luce nella luce, occhi negli occhi.

Ascolto l'eco lontana di pensieri randagi,

mentre assaporo il gusto della morte, la invoco.

Tutto è meglio di questo niente,

anche il sinistro concerto di lamiere contorte,

anche il feroce gusto di partorire un rimorso.

Cerco di riordinare le frattaglie dei miei pensieri,

ma scappano ridendo, si nascondono dietro altri pensieri,

mi soffocano in spirali di agonizzante pazzia.

Mi fermo!
Non ho dove andare, da chi andare.
Respiro lentamente l'intimo odore della notte,
scende gelido a riscaldarmi l'anima,
mentre maledico la mia vigliaccheria.

 

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