sulla collina
andando le noci a spigolare
lo sguardo volgendo ad ammirare
le autunnali magie,
notai entro un ramato recinto
fra gli alberi, un cerbiatto pascolare.
Da lui, poco distante
mamma cerva accovacciata
il suo cucciolo osservava
con premura, pronta a proteggerlo..
Da questo magico incontro estasiata
alla rete metallica, in silenzio, avvicinata,
porsi al piccolo tenero fogliame.
Il cerbiatto, forse per fame,
l'erba dalla mia mano brucò
e poco dopo anche la madre s'avvicinò.
Fu incantevole momento,
i loro musi potei accarezzare..
andai qualche giorno dopo
sulla collina
per incontrarli ancora,
invano attesi fino a sera,
sconsolata verso casa m'avviai.
Solo allora m'avvidi
d'un cartello alla rete appeso con su scritto:
-riserva di caccia ad uso alimentare-.
Da gran dolore il cuor trafitto,
non osai immaginare
il piccolo Bambi vigliaccamente ucciso
e divenir la sua carne ragù da gustare
o sul fuoco lentamente a rosolare...
Eppur delizioso cibo degli Dei
per palati raffinati e fini,
osan alcuni la cacciagione definire...