username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Il cerbiatto

sulla collina
andando le noci a spigolare

lo sguardo volgendo ad ammirare
le autunnali magie,

notai entro un ramato recinto
fra gli alberi, un cerbiatto pascolare.

Da lui, poco distante
mamma cerva accovacciata
il suo cucciolo osservava
con premura, pronta a proteggerlo..

Da questo magico incontro estasiata
alla rete metallica, in silenzio, avvicinata,
porsi al piccolo tenero fogliame.

Il cerbiatto, forse per fame,
l'erba dalla mia mano brucò
e poco dopo anche la madre s'avvicinò.

Fu incantevole momento,
i loro musi potei accarezzare..

andai qualche giorno dopo
sulla collina
per incontrarli ancora,
invano attesi fino a sera,
sconsolata verso casa m'avviai.

Solo allora m'avvidi
d'un cartello alla rete appeso con su scritto:
-riserva di caccia ad uso alimentare-.


Da gran dolore il cuor trafitto,
non osai immaginare
il piccolo Bambi vigliaccamente ucciso
e divenir la sua carne ragù da gustare
o sul fuoco lentamente a rosolare...

Eppur delizioso cibo degli Dei
per palati raffinati e fini,
osan alcuni la cacciagione definire...

 

3
3 commenti     3 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

3 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Don Pompeo Mongiello il 05/10/2012 10:34
    Descrizione sublime di un'immagine beata della natura. Complimenti!
  • Anonimo il 04/10/2012 20:29
    Eh cara amica mia, a me è successo con un cavallo e una mucca... e pensare che li mangiamo quasi tutti!
    In fondo l'uomo s'intenerisce di certe cose che si presentano in un determinato modo e magari non delle stesse che si propongono in maniera diversa.
    Lo stesso avviene tra gli uomini. Un povero bambino ammalato, di cui ne parla la televisione, intenerisce e colpisce tutti.
    Un altro povero bambino, sconosciuto, di cui non ne parla nessuno, pur avendo la stessa malattia, passa nell'indifferenza di tutti.
    Complimenti amica mia!
  • Rocco Michele LETTINI il 04/10/2012 08:10
    QUANTA TENEREZZA IN SI' AMOREVOLE VERSEGGIO...
    SOLO DA TE COTANTO CUORE... IL MIO ELOGIO LORY

3 commenti:

  • Grazia Denaro il 04/10/2012 19:23
    La caccia una barbarie senza fine che non si riesce a debellare.
    profonda poesia.
  • Anonimo il 04/10/2012 10:39
    Odio la caccia quanto te, ammiro immensamente la tua sensibilità. Che non è solo poetica e tanti sentimenti tuoi ci fa intensamente condividere. Grazie sempre ed un abbraccio.
  • loretta margherita citarei il 04/10/2012 08:13
    molti si battono contro la caccia ma tollerano le riserve di caccia, dove pagando si possono uccidere animali, che non possono fuggire visto le recinzioni metalliche apposte

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0