È un altro giorno: accendo la radio
mi sintonizzo su frequenze di vita
un gracchiare di voci
onde sonore e visioni
si rincorrono, accavallandosi.
Io attraverso i tuoi occhi
ho visto attimi d'ombra
diventare liquefatta luce
trasparenze
farsi solido marmo
e non ho mai chiesto ai sogni
di stare in silenzio
o agli occhi di abbassare lo sguardo.
Ho lasciato ribollire il sangue
per incanti, gioie imprevedibili
e per l'odio
di offese incancellabili.
La vita è una fiamma
ancora accesa
nello sciogliersi di nubi oscure
e nell'ascolto di venti furiosi
mi ricorda che tutto
è piccolezza in movimento
solo polvere
che oggi
è ancora il canto di ieri
e forse resterà quello di domani...