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La morte della poesia

Cercava la morte nella notte chiara,
gridando che l'amava ancora, il suo schiavo,
l'angelo nero mi fermò.
Era morta, non sarebbe mai tornata quella poesia:
ovunque sia nessun lo sa, la Poesia
che l'amante cercava per la sua consorte,
cercava e gemeva poiché nel pianto non la trovava.
Non era nemmeno nella luna che grande madre da i sogni.
"Vieni da me dolce musa dimmi tu, qual è
Il pensiero, dov'è la Poesia?"
L'angelo nero dello scempio l'ha uccisa:
torturata da poeti falsi e dai ciuchi derisa
è morta la poesia, incompresa, questo era il male!
La incontrai e la vidi piangere sopra le nuvole;
lontano dall'angelo nero che di linfa sua si nutre,
aiuto domandava, domandava a me
che son non poeta, io l'ultimo scrittore...
Io... Che ho visto della morte di Lei l'albore.
Poesia non è se non c'è corpo
e melodia non c'è se no c'è anima;
amore e vita fan la Poesia e la musa
che come streghe incantan la mente confusa,
che nella vita è eterna illusa.
Poesia, poésia e non poesia:
arte senza artista ma anima solenne

 

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2 commenti:

  • Gianni Spadavecchia il 16/10/2012 13:42
    Anima solenne, poesia.. Versi piaciuti ed apprezzati Vito.
  • stella luce il 15/10/2012 21:45
    la poesia e anima, corpo e vita... e la musa ispiratrice alle volte è una vera strega che incanta e manda in delirio l'animo di colui che è capace di ascoltare...

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