Peccato, disse al vate il narratore
che tra l'idea e la pratica
per me ci sia di mezzo la grammatica
e la sintassi che m'imbriglia ogni ardore!
Che ci vuoi far, rispose a lui il poeta
ognuno ha la sua chiavica:
per me è la rima insieme con la metrica
a farmi perder tempo e intanto il cor s'acqueta.
Passò però dinanzi ai due un signore
che disse: prosa e lirica
richiedono parole come musica
se devono andar dritte in fondo al cuore.
Ed ogni musica, anche sol discreta
è fatta d'una grafica
e un'armonia di note, timbro e ritmica
che il suo autore plasma e il nostro cuore allieta.
Non rifiutate dunque, o voi scrittori
quella fatica gnostica
che rende universale l'arte aulica
che sempre ha innalzato e innalzerà cervelli e cuori.