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In sulla piana

Sulla piana delli antenati mia
son ben convinto
che furon proprio delli pazienti
omini de fede
Sotto la stizza de un qualche
signorotto
tenean la testa in salvo
allo riparo.
Ma lo ferro e lo foco che covavan
dentro
ardean come li carboni accesi.
E un dì ch'alzarono la testa
levaron mano allo spadone
e al taglio della drizza
a rotolar fù il capo
di tal malefica ingiustizia.
Or che s'eran messi in campo
ben sapean che da stò giorno
pria d'ogne altra dimanda si imponea un Giuramento
quel che il popolo
avea tranciato
eran solo le catene d'una assai
grande questione
lo liberar la terra loro
dalla iniqua sopraffazione.
Su levarono la testa
et vocando a Testimone
una ben più gran Giustizia
Rossa Croce misero in campo
a vessillo di Nazione.
Libertade et la Giustizia
furon a furor vocate
per la fede de sta gente
che di nulla avea perdente.
Sulla piana ancor si sente
un tremar de foco ardente.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 28/10/2012 14:02
    Tentativo di un italiano de li tempi de li avi, tra l'altro molto azzeccato. Bravo!
  • Rocco Michele LETTINI il 25/10/2012 20:35
    LIBERA POESIA D'AVA ORIGINE ELOQUENTEMENTE RIEVOCATA... IL MIO ELOGIO FRANCO...

1 commenti:

  • Anonimo il 26/10/2012 19:37
    molto bella e molto apprezzata... la chiusa "slla piana ancor si sente un tremar de foco ardente" la trovo superba e forte...

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