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Broken Toy

Note di un violino stonato…
Riecheggiano in questo cimitero senza nome…
E la tiepida luna splende nell’oscurità…

Vi ricorderete mai di me? ...
Sarei una stupida a pensarne un cenno affermativo…
Per un’ esistenza buttata…

Usata e poi gettata…
Come potrei rimanere nei ricordi di qualcuno?...
Non si può tener a mente una specie di giocattolo…

Il giocattolo dell’infanzia…
Che quando si è rotto hai buttato via…
Di cui ti eri stancato…

Il gioco che avevi preso…
E che dopo averlo finito hai messo da parte…
Poiché non sapevi più che farci…

Lo stesso che a quest’ora brucia…
Che sta dicendo addio alla sua vita…
Consumandosi nelle sue ceneri…

 

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0 recensioni:

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14 commenti:

  • Noir Santiago il 18/04/2011 13:40
    Come sempre le migliori ispirazioni derivano dai sentimenti che ci straziano l'anima e il cervello. Peta e scrittore sono nulla senza cupo dolore.
  • Luca Baritussio il 08/01/2011 12:57
    Non bisogna avere rimorsi nella vita: quello che è stato non torna più e bisogna solo prendere atto di una cosa, cioè che è stato una parte del nostro percorso.
    Secondo me tutto è degno di attenzione e non possiamo dire "questo è male quindi non lo voglio". Tutto è vita e siamo noi che la cogliamo.
    Capisco la tua situazione ma ti consiglio di non essere negativa e arrendevole!
    Buona fortuna Mariangela!!
  • Chris Ancona il 25/06/2010 08:39
    Salve a tutti, arrivo direttamente al punto.
    Purtroppo Maryangel, la vita è questa, commenti che fluttuano d'appertutto, giudichiamo frasi, giudichiamo la gente per le frasi che scrive...
    Certo, il giudizio può risultare anche sempre positivo... Ma chi siamo noi per giudicare, chi sono io per dirti che hai qualcosa dentro che non và, quando in fin dei conti puoi aver scritto queste frasi, semplicemente dopo aver avuto esperienze abbastanza negative in questo sistema chiamato mondo che ormai da tanto (troppo) tempo non funziona più...
    Ci si fraintente...
    Veniamo lusingati, e poi abbandonati...
    " NOTE DI UN VIOLINO STONATO " a mio parer, le note siamo noi...
    Il violino è che ci sta intorno. La domanda sporge spontanea, ma il violino è sempre stato stonato...

    Vi ringrazio per l'attenzione, se pur ci è stata...
    Un grande saluto a te Maryangel, e complimenti per i significati...

    Chris
  • Nilla Qualunque il 12/04/2010 15:16
    sensazione già avvertita.. ma da cui dobbiamo sfuggire. ti comprendo a fondo..
  • Il Poeta Operaio il 16/02/2010 00:50
    Lo stesso che a quest'ora brucia...
    Che sta dicendo addio alla sua vita...
    Consumandosi nelle sue ceneri...

    piaciuta
  • antonio sammaritano il 11/05/2008 21:20
    io al tuo posto cercherei di essere IO
  • paolo veronesi il 28/11/2007 22:10
    Queste tue parole non sono quelle d'un giocattolo da buttare bensì quelle d'un giocattolo da conservare e portare sempre con sè, nel cuore e altrove. Bella poesia pur se malinconica e carica di tristezza per un affetto mal ripagato. Paolo
  • Simone Sansotta il 02/09/2007 13:30
    Molto bella atmosfere degne del tuo nick. Per favore potresti però evitare il titolo in inglese e tutti quei punti di sospiensione? "il giocattolo rotto" non sarebbe stato poi male, no?
  • IvaDiva il 04/08/2007 14:51
    Cara Maryangel, nessuno ha il diritto di trattatarti come un giocattolo, non lo permettere! la tua sensibilità vale di piu di una delusione ma soprattutto non smettere mai di credere che si possa amare fino all'infinito. Non sfiduciarti! Comunque la poesia andrebbe un po rivista:non ha un verso! A presto. Ivana.
  • sara rota il 31/07/2007 16:27
    Poesia che sa un po' di racconto di mistero... Accattivante...
  • Claudio Amicucci il 23/07/2007 16:46
    Ben arrivata sul sito Maryangel: non è la prima volta che sono il primo a commentare: chi non ti conosce è come se avesse paura. Il tuo modo di scrivere è buono, anche il contenuto.. il giocattolo buttato via. Mi auguro solo che tu non ti senta il giocattolo buttato via, anche se questa è la sensazione che provi. Da ragazzi ci siamo passati tutti: non siamo tutti dei matusalemme che non capiamo un tubo. Ti chiedo solo un po' di ottimismo e di innamorarti non solo un'altra volta... ma altre cento volte..., per avere sempre nell'animo quel pathos che poi ci fa scrivere dei versi e darci anche il coraggio di pubblicarli. Ti abbraccio ciao Claudio

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