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Chi è il poeta?

Chi sarà questa figura
che, su carta o schermo, incise
la sua gioia o la sciagura,
ora amanti, ora divise?

Un malato terminale
nella clinica affollata,
una penna forsennata
nella bolgia universale.

Questo mondo, che gli è oscuro
come agli altri, vuol domare
con il metro più sicuro,
la sua essenza sillabare.

Di grafite, lesto e nero
come inchiostro, il suo destriero
che galoppa nella nebbia
tra i clamori del dissenso;
guarda al cielo oltre la gabbia,
di una cerca messaggero.

 

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5 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 02/12/2012 09:04
    Molto apprezzata e piaciuta questa tua meraviglia.
  • giuliano cimino il 29/11/2012 23:29
    una nobile scrittura a dir poco stupenda, in metrica in significato e in tutto! complimenti
  • Antonio Garganese il 28/11/2012 20:19
    Hai definito il poeta è già questo è meritevole di encomio perché è difficilissimo. A parte il "malato terminale" sono d'accordo con te. Bello lo stile, argomento delicato trattato con proprietà.
  • Rocco Michele LETTINI il 28/11/2012 14:47
    MIRABILMENTE HAI DECANTATO... IL SUO CUORE... IL SUO ANIMO... IL SUO PENSARE... IL SUO CAMMINO...
    ALESSANDRO
  • Anonimo il 28/11/2012 13:27
    Definire "chi" e "cosa" sia realmente un poeta, è questione assai difficile perchè il significato ed il valore insiti in questa particolare figura, varia con il tempo, da luogo e da espressioni letterarie differenti. Ma, al di là della personale opinione, ho sinceramente condiviso il contenuto della pubblicazione che ho letto con piacere. Molto introspettiva, realistica ed attuale.

10 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 09/12/2012 12:21
    Lo confermo anche qui, in attesa di qualche tua nuova.
  • Mario Olimpieri il 30/11/2012 08:46
    È sempre complicato definire il poeta e il suo ruolo nella società; tu hai ben espresso le tue convinzioni, come io già feci in una poesia che portava lo stesso titolo:
    "È uno tra tutti,
    ma non come tutti.
    Animo sensibile,
    sofferente o gaudente
    per quel che vede e sente.
    Scruta nel profondo,
    e i poetici ultrasuoni
    della natura
    e dello spirito
    avverte.
    È colui
    che la parola presta
    ai sentimenti
    e la voce
    ai silenzi.
    È la linea di connessione
    tra l'oscuro e il manifesto.
    Il poeta non "ha";
    il poeta "è" ".
  • loretta margherita citarei il 28/11/2012 20:35
    molto musicale graditissima poesia
  • Anonimo il 28/11/2012 18:36
    Definire chi è il poeta è un'impresa ciclopica. Dalla più elementare e semantica spiegazione(scrittore di poesie) alla più complicata, esiste secondo la mia interpretazione personale l'universo dell'animo umano. Io lo definirei un "corriere", a volte umile a volte presuntuoso, del continuo messaggio della vita e della morte. E nella vita così nella morte c'è in fondo il compendio di tutte le attività umane, dalle più colorate alle più annerite. E questa mia interpretazione collima col tuo epilogo, se ho bene interpretato i tuoi versi.
    Non sono totalmente d'accordo sull'aggettivo "terminale" che hai adoperato anche se credo di avere intuito in esso l'arrendevolezza perpetuta alla scrittura ma non sempre é così.
    Almeno una volta, poeti lo siamo stati tutti in tutte le epoche e sempre lo saremo in futuro. Certo questo presuppone l'uso della sensibilità e della bellezza al posto della penna o della tastiera.
    Apprezzato il tema e il suo svolgimento poetico, sei molto bravo e in questo caso cerca di avere sempre a tua disposizione una bic.
    Un caro saluto di stima
    Aurelio
  • sdeiv il 28/11/2012 15:51
    ciao, alessandro,
    mi piace molto il passaggio:

    una penna forsennata
    nella bolgia universale.

    ah i cuori nella tormenta!
    ah i cavalleri nella tempesta!


    ciaoo
  • Gianni Spadavecchia il 28/11/2012 14:10
    Ho adorato la prima "quartina.." Chi è il poeta? L'insieme di tutto ciò che hai scritto
  • Anonimo il 28/11/2012 14:10
    Saper guardare al "cielo" di qualsiasi situazione a noi interna o esterna, nonostante le varie gabbie che tutti noi, più o meno, tengono prigionieri, questo sì è vera poesia. Ma dell'anima, più che della mente. Molto piaciuta.
  • Ellebi il 28/11/2012 13:10
    Apprezzata questa poesia, ma il mio giudizio ricalca quello di Salvatore Liguanti, infatti un po', io, diffido dei poeti. Complimenti e saluti.
  • Anonimo il 28/11/2012 12:05
    Un poeta magnificamente descritto, ma che secondo me, non sempre riesce ad andare avanti nella nebbia né, tanto meno, ad elevarsi oltre la gabbia.
    Complimenti Alessandro!
  • augusta il 28/11/2012 12:05
    mi piace i miei complimenti...

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