Angelo, fanciullin disagiato e ribelle,
avvezzo alle marachelle,
non vuol star i grandi ad ascoltar
ché sul far suo han sempre da recriminar.
Ei, di studiar o d'imparar le buone maniere,
proprio non ne vuol sapere.
Forse sa già,
che a meglio aspirar non potrà
ed ha or dunque afferrato
che chi come lui è disagiato,
a rimaner tale è condannato.
Defraudato del futuro,
la vita affronta a muso duro.
Tanti ne son di fanciulli così,
che dietro una scorza c'appar dura
son angeli indifesi e pieni di paura.
Angelo è solo
con la sua rabbia ed il suo dolore
e in un mondo infingardo, ostile
solo Dio lo può sentire
e le sue pene può lenire!
"Forza Angelo, la spugna non gettare
che col divin aiuto, forse ce la puoi fare!"