Pur se lento pare il battito del pendolo
a scandir le ore,
non fa in tempo ad affacciarsi
il sole che rapido scompare.
Lo specchio mi conferma
che il tempo, ahimè, veloce
cammina e di mistero copre la voce
delle cose andate
e se m'affaccio alla finestra
dei ricordi, quanti fantasmi,
quanti mutamenti!
I piccoli di ieri sono ora giganti
e i giganti di allora
si curvano nell'inevitabile declino...
Tempo inesorabile tiranno,
nessuno può sottrarsi alla tua legge,
nessuno può sfuggirti,
le ore che tu batti
son per tutti!
Purtroppo anche per me...
lieve ora
m'appare il canto spensierato
di quella mia gioventù,
sogno breve, subito svanito
a lasciarmi il profondo rimpianto.
Ora che l'autunno vivo,
inesorabile tempo, ascoltami:
se un raggio di sole
mi splende nel cuore
se con limpido sguardo
scruto l'orizzonte
se la fiamma a bruciarmi
è solo amore
se al mondo ho donato più
che ricevuto,
o tempo beffardo
padrone e dominatore,
tempo ribelle, no, non ti fermare!
Nella tua folle corsa
che soste non conosce,
pur se dura è la tua legge,
da me sei stato vinto.
Di te non ho più paura!