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Un'ode a Silvia

Tra queste volute
il fumo
si accartoccia
su se stesso
e svanisce
in una miriade
di polveri sottili

Così l'anima tua
oh Silvia!
È passata
nella strada stretta
di un corpo inutile,
libera esulta
sfrenata danza.

È giunta l'ora del sorriso
anche se invano
la carezza del tuo vento
prova ad asciugare
della madre il volto.

 

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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 16/12/2012 13:18
    poesia delicata un po' quotidiana... nn so perchè ma l'ho trovata molto vasco rossi!
  • Rocco Michele LETTINI il 11/12/2012 06:27
    UN'AUTOBIOGRAFIA, IN UNA DEDICA CHE FONDE IL PROPRIO VIVERE IN UNA PERLA DI LUCE... LA SPERANZA DE LA GIOIA...
    LA MIA LODE SILVIA PER UN SAGGIO DE LA TUA RETTITUDINE...

4 commenti:

  • silvia leuzzi il 11/12/2012 08:42
    Questa ode è scritta in memoria di una ragazza disabile di 21 anni gravissima che è volata via dal suo tragico corpo deforme in una notte di primavera mentre sognava di volare
  • loretta margherita citarei il 11/12/2012 06:11
    ben scritta brava
  • Alessandro il 10/12/2012 22:34
    Fuori da un corpo inutile, libera da una vita di stenti, l'anima della ragazza può esultare. Affascinante la chiusa.
  • Antonio Garganese il 10/12/2012 22:33
    Un'esultanza che si libera dopo una strettoia e libera un sorriso. Semplice e ben scritta.

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