Solo tu,
pallida dea,
amica della notte,
a ricoprire d'argento
la squallida nudità
dei secchi rami.
Avvolti dal tuo
splendore, vivono
la dolce illusione
che finito sia l'inverno.
Come quei rami
a te levo
le scarne braccia
non per implorare
grazia di foglie,
ma quel fulgente momento
in cui anche gli alberi
sognano,
prima che giunga l'alba
che scioglierà il tuo amore,
incantesimo breve,
in neve e pianto.