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Quando hai fame, Suliko, guarda verso Crimea

Ho sognato le nevi fredde e
la granita di Sicilia, perché
qui, a Kobuleti, l'aria è fumo
d'agnello arrosto; ma non

credere, Maria Valeria, che
io abbia sempre la pancia
piena: ogni giorno ho
assaporato il sale grosso

del mar Nero e poi alla sera
c'è il rinfresco col tramonto
dell'orizzonte: il migliore, te
l'assicuro, lo ha Sebastopoli,

al ribes nero. "Suliko, sei
tanto magra che ti vedo
quasi di vetro!" ti dico
inoltre, Maria Valeria, che

il mio canto se lo porta il vento.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 29/12/2012 19:01
    Per me.. una miriade di sensazioni incredibili i tuoi versi, era un po' che non ne leggevo così, una girandola vertiginosa di immagini.. com'è a volte la poesia o la musica.. che poi son la stessa cosa, per me.

3 commenti:

  • salvo ragonesi il 05/01/2013 18:25
    ognigiorno ho assaporato sale grosso. Bellissima la tua poesia che lascia riflettere su alcune situazioni ambientali. ciao salvo
  • Maria il 29/12/2012 19:36
    Alessandro, ti ringrazio per le tue costanti letture.
    Marcello, mi hanno paragonata spesso ad una girandola! In passato ho scritto anche cose "italiane" con immagini ancora più vivide.
    Grazie!
  • Alessandro il 29/12/2012 15:52
    Ermetismo ai massimi livelli. Apprezzatissima l'ultima strofa.

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