Ho sognato le nevi fredde e
la granita di Sicilia, perché
qui, a Kobuleti, l'aria è fumo
d'agnello arrosto; ma non
credere, Maria Valeria, che
io abbia sempre la pancia
piena: ogni giorno ho
assaporato il sale grosso
del mar Nero e poi alla sera
c'è il rinfresco col tramonto
dell'orizzonte: il migliore, te
l'assicuro, lo ha Sebastopoli,
al ribes nero. "Suliko, sei
tanto magra che ti vedo
quasi di vetro!" ti dico
inoltre, Maria Valeria, che
il mio canto se lo porta il vento.