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Nel fondale più remoto

Dita di vento
cullano sillabe di poesia
sul ciglio del nulla
di questa sera.
Nel tanto atteso silenzio
precipitano i pensieri
prillano su cardini d'estasi
giù nel vuoto.
sorrono come fiumi
sfumano in cirri di vapore,
si sollevano dal tempo
lontani dallo scandire esatto delle ore.
Non indugio.
Devo fuggire,
scivolare nell'immensità
al di là della mia pelle
immergermi nell'abisso dell'oblio.
La luce m'insegue,
ma io m'immergo
nel fondale più remoto.

 

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2 commenti:

  • sara rota il 26/07/2007 13:26
    La ricerca del buio tra le profondità del mare?! Romantico.
  • Luigi Lucantoni il 26/07/2007 11:41
    Bellissima!
    mirabile sintesi dell'effetto notte

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