Sento ancora una penna che scrive
nel tuo pianto, mite anima mia
che vorrebbe vivere per sempre
nell'atollo della fantasia.
Ti ricordi? Nei giorni lontani
incrociasti un volto di ragazza;
regalava sogni per la strada,
pelle giovane e occhi di cerbiatta.
Se ti rialzi, potrai raccontare
l'erba stanca, pronta alla rugiada,
e il tramonto che, bruciando, imbratta
muri a secco di colori strani.
Esci e guarda, non aver timore:
questa notte tutto sa guarire.
Nella vita dorme anche il dolore
e il silenzio danza all'imbrunire.