Sola,
nel mio cantuccio sto
e desideri più non ho.
Anche i sogni mai realizzati
coi desideri si son dileguati.
Come grosso macigno,
il tempo m'opprime
e la speranza
pian piano sopprime.
Fiacca e spossata,
mi sento avvilita,
in oscuri meandri
mi sono smarrita.
Pervaso è il mio corpo
da pesante torpore,
starei a dormire
per ore ed ore.
Fuori c'è il mondo
che non oso guardare,
quello che vedo
mi fa star più male:
gente che corre
e non sa dove andare;
qualcuno,
tra i rifiuti
qualcosa a cercare;
qualcun altro,
un vecchio indifeso
assale,
per pochi euro
infin rapinare...
tutti,
le spalle
ci dobbiam ben guardare.
Io non so bene,
perché o chi,
abbia ridotto il mondo così!