Brevi furono le sue stagioni,
grande il suo amore per la vita,
quando il sole bruciava le spighe
e le rondini volavano alte
sui campi spettinati dal vento...
Era un tempo d'aquiloni,
di tramonti spesi in allegria,
di corse pazze giù per i pendii.
Su quella bici, respirando il cielo,
assaporò la sua fiaba di fanciullo...
Ma il fato pose la parola fine
all'innocente brama di carezze
e con l'arrivo delle prime piogge
quell'esile fuscello scolorito
tornò alla terra senza dare fiori...
Fremiti di foglie lungo il davanzale
e giocattoli senza più un padrone
restano a guardia della stanza vuota,
mentre l'acqua lacrimando scorre
sopra i vetri di una finestra fredda...