Rivoglio il candore rubato
del primo mattino
il mio sguardo attento sulle cose
e quel mio fare indeciso
le mie poche parole
ma quasi mai dette a caso
la mia verginità
la mia vergine da dissacrare
quel qualcosa in cui sperare
io la rivoglio
Quell'insensato bisogno di crescere in fretta
io lo rivoglio, lo voglio, lo rivoglio
e la paura di guardare in alto ancora
io la rivoglio, la voglio la rivoglio
quella solita camminata di fretta
quella voglia di vita, di sole quella voglia di allora
Quel mio scansarmi da un ceffone
quella specie di magone
da "primo amore"
lo rivoglio
quella specie di noia.. io la rivoglio
quella specie di gioia
dietro un pallone...
la rivoglio
Quel sorriso mio,
urlando a mia madre semplicemente "mamma"
quel mio bisogno di chiamare "mamma"
con quell'identico tono
io lo rivoglio
E la paura di diventare uomo
guardandomi allo specchio
la rivoglio
Quella notte di pianti
di piatti sporchi
di desideri sciolti
e di sogni interrotti
la voglio
li rivoglio