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La solita zuppa

Un pasto caldo vuol dire famiglia
che ti accoglie nel tepore del suo abbraccio
un rifugio che capisce come stai,
un sollievo che cresce come un fiore nelle mani

Diverso invece quando apri la tua porta
tanta gente sembra sicura invece è incerta
vittima della sua paura
incapace pure di esprimere un'idea.

Ma quando quel timore si veste di arroganza
soldi e potere e insistente onnipresenza,
dire la propria, non essere da meno
mascherando il terrore di non essere nessuno.

Anche quando son fuori, apro se qualcuno bussa
ma poi, in certi casi, quella voglia passa
la pazienza esiste, ma non sarà mai troppa
con un pugno lo rompo, il piatto e la sua zuppa!

 

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6 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 31/01/2013 17:10
    La solita zuppa per sottolineare il male ormai nemico fedele che s'abbarbica a la nostra vita terrena... QUARTINE D'INTENSA RIFLESSIONE ANTONIO... IL MIO ELOGIO
  • Anonimo il 31/01/2013 14:23
    Non basta, no, nutrirci. Occorre dare sapore al nostro cibo quotidiano, contornandolo di affetti, sintonia di pensieri, possibilità di aprire il nostro animo a chi sappia ascoltare e voglia condividere anche se stesso. Perchè non di solo cibo materiale ha bisogno l'essere umano.
  • stella luce il 31/01/2013 14:16
    l'arroganza della vita... ma non battere mai i pugni ma offri sempre un piatto di zuppa calda... bravo
  • Don Pompeo Mongiello il 31/01/2013 13:31
    Con l'indice in su dimostro tutto l'apprezzamento per questa tua socialmente istruttiva e bellissima.

6 commenti:

  • Anonimo il 01/02/2013 17:34
    Pensieri condivisi appieno... non aggiungo altro.
    Bravo Antò!
  • Anonimo il 01/02/2013 12:20
    La solita zuppa ti dà sicurezza, ma forse non ti aiuta a crescere. Cresciamo al di fuori, scontrandoci con l'arroganza di molti che credono d'essere, ma non sono. Allora bisogna acquisire coscienza di quello che siamo e, se il caso lo richiede, vender cara la pelle. Magari, dopo, la minestra la gusteremo meglio!
  • Anonimo il 31/01/2013 18:49
    bella pregna di rabbia e ribellione con sentite metafore be scritte bravo anto condivido...
  • Alessandro il 31/01/2013 15:23
    Un sentimento di ribellione contro la solita, vecchia sbobba che la società ci costringe a ingurgitare. Apprezzata
  • Fabio Magris il 31/01/2013 14:33
    Anche a me ha colpito la frase "mascherando il terrore di non essere nessuno"... e penso che hai centrato uno degli aspetti. il protagonismo è essenziale per certi personaggi.
  • Ely xx il 31/01/2013 13:41
    "mascherando il terrore di non essere nessuno"...è questo il punto. La totale crisi genralizzata per la mancanza di identità. Tutti vogliono essere "qualcuno" dimenticando di essere solo e semplicemente se stessi. Bravo

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