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Pentagramma

stanno le note umili
appiccicose,
l'un l'altra vicine
accordate armonie
di sentimenti sussurrati
protagoniste sfacciate
in barba
ai poveri di spirito

stanno le note nervose
tra spazi silenziosi
impazienti di sciogliere il dolore
inquiete nell'attesa
di un applauso rumoroso
tenere scolarette ordinate
che profumano di violetta
e di resina selvatica
uccidono la noia
tendono tranelli
avvicinano cuori distanti
gettano lacrime sul tappeto
smaniose note
colorate di speranza
non sono io il maestro
siete voi
ad insegnarmi
il vivere silenzioso
di un accordo fatale.

 

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3 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • stella luce il 08/02/2013 08:48
    La musica ci insegna a vivere... bellissimi versi...
  • Anonimo il 07/02/2013 12:48
    Nella musica, come in ogni altro campo della vita, non siamo noi a creare l'ispirazione, è lei che c'interroga e guida. Noi possiamo solo dar vita alle condizioni necessarie per accorgerci sempre del suo fulmineo passare, coglierla e viverla.
  • Rocco Michele LETTINI il 07/02/2013 10:15
    Su l'aureo pentagrammo note di dolcezza che armonizzano ogni core... FANTASTICO VERSEGGIO GIUSEPPE...

3 commenti:

  • Dolce Sorriso il 07/09/2013 21:27
    Scorrevole e musicale. come una poesia deve essere molto apprezzata
  • loretta margherita citarei il 08/02/2013 04:29
    molto originale apprezzatissima
  • Alessandro il 07/02/2013 23:27
    Poesia musicale sin dal titolo. Bel lavoro.

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