Sprofondato nella sedia scricchiolante
di quel polveroso cinema di periferia
a guardar distrattamente non ricordo cosa.
La barba incolta, il bottone rotto,
i rivoli di sudore che solcavano il viso...
E le mani che stringevano un rosso sogno
sul trono innalzato tra un amaro chiaroscuro.
C'era il cielo nei miei occhi tra il grigio
e parole d'amore nel dialogo degli attori.
C'era una voglia infinita di volare alto
tra gli echi di una musica gracchiante.
C'era un amore assente nell'aria titubante
e due labbra rosse che mi baciavano lascive
con la forza dirompente dell'eterna fantasia.
C'era un allora morto, a cui non posso pensare,
sconfitto dal tuo apparire di quella sera.
La fine del film, l'uscita, il nostro incontro,
e la luna e le stelle e via mano nella mano,
a sussurrarci nuove e delicate parole d'amore,
trafitti da mille dardi d'un attento Cupido.
Ed oggi stessi brividi d'allora. Stessi baci,
stesse parole, stesse carezze... Ancora ed ancora!