Graffi gelati
penetrano il corpo
senza invito.
Urla di taciuta atrocità
segnano la gola.
Ombre maligne
offuscano la vista,
credendoti cieca.
Non hai nessuno,
tu stessa sei nessuno.
Ti guidano all'inferno
e tu, sola, li segui.
L'ira spegne il cuore,
la coscienza accende il dolore.
Tacere è il tuo obbligo
e guai ad infrangerlo.
Cammini stanca verso l'abisso
respirando aria velenosa
e nutrendoti di lacrime nere.
La vita sognata è svanita,
l'incubo bruciato è riapparso.
Ora sanguinando
la forza di combattere ti abbandona
davanti all'immagine di quello specchio in frantumi.