Nell'acquario dei nostri corpi
Meduse
una griffe di mode
-ignoranti bacilli
a forma di bastoncino
hanno picchiato a morte cellule d'ippocampi e stelle marine-
pietrificano
la nostra visione del mondo
gelatinizzandola
sulla superficiale forma di apparenze
mostruose
a volontà di chi guarda
dove
non c'è più orma divina ma solo l'ombra del guardiano
si diventa per forza di cose
urticanti
Polipi
allungati
di dolosi Acquai
amanti del buio
si sciacquano
i denti
con acque
lascive
gorgogliando
d'orgoglio
sputano
anemoni
anatemi
con serpenti in testa
di cui più nessuno vive ci hanno presi per fessi
se non per lavare a malapena i testicolari fastidiosi piatti
sporcati
sempre dai tentacoli d'altri
e mai da sé stessi