Il maestro quel giorno
ci dava un bel foglio quasi con le stelline
ma era solo quadretti
e poi ci mandava a casa felici
con il regalo per il nostro papà.
E mentre di corsa si tornava alla casa
non si contavano i passi ma i nostri pensieri
di bimbi curiosi e felici d'avere qualcosa da dare
al caro papà.
Eccolo seduto a mangiare che gira la testa
e sorride felice di vederti arrivare
deve far presto
ancor fino a sera dovrà lavorare,
e mentre lo bacio sulla ispida guancia
subito m'escon di bocca
quelle parole tanto pensate
gli metto il foglio bel colorato vicino al piatto
ove ha mangiato
"Il mio papà è il più bravo del mondo"
ed alla sua festa si, posso finalmente dirlo
posso senza alcuna "vergogna" dir le parole che porto nel cuore
al mio caro papà
in felicità.