Per te non chiedevi mai nulla,
il tuo pensiero
le tue preoccupazioni
erano solo per noi.
Quante storie mi hai raccontato:
fiabe inventate apposta per me
per incantarmi.
E mi incantavi
sempre.
La tua calma,
la tua pazienza
creavano pace nel mio cuore.
Nonna...
dolce suono
simile a mamma.
Di te ricordo le mani
rugose
secche e screpolate
tremanti,
ma quanto lievi erano le tue carezze
e quante cose
sapevano ancora fare.
Mai ferme, sempre a sferruzzare,
a memoria,
perchè già non vedevi.
Ero piccolo quando te ne sei andata.
Con una scusa inventata
mi nascondevo
e piangevo in silenzio.
Quel groppo in gola
ancor sento
se a te ripenso.