Ho accarezzato notti d'argento
lasciando le mie labbra volare
su un lucido cuscino di sogni
bussanti
a porte di maionese
aperte
da maioliche cinesi
perdo calore
disperdo vasi di essenze
contorni
di tuorli d'uovo
e
succhi di limone
rebus
di un bus viaggiante fra orli di stelle
fra i mille risucchi di una frase incompiuta
mitico cocchiere
di un carro senza ruote
ho cucinato nel limo
il mio cuore
ho scucito
il sole dall'alba
sono
uscito dalla bocca di un fiume
abbandonando
l'oltretomba del pensiero per un vivo sentimento
a valle e a monte
l'oblio mi sfigura