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FILASTOCCA DELL' UOMO NERO

Trallallero, trallallà...
e l'infante eccolo là.

Sia un bambino o una bambina
tutto è buono stamattina.
Col sorriso ben stampato
basta sia rassicurato.

"Ciao piccino, ti diverti?
O sei solo e pensieroso!
Posso darti dei confetti?
Od un cane assai peloso!

Ho tantissimi bei giochi...
Vuoi vederli? Vuoi toccarli?
Li ho qui, proprio vicino...
Dai, facciamoci un saltino!"

Trallero, trallallà...
e l'infante dove sta?

Grida, urla la sua mamma
e la gente già s' affanna
a cercare quel piccino
che ormai già è in cammino.

Si è perso? Dove è andato?
Chi lo ha visto? Va cercato!
E nel buio più totale
lo sa solo un ANIMALE.

Che animale sarà stato?
Forse un orso od un alato.
No, è un uomo, proprio vero
che si chiama UOMO NERO.

È una razza molto strana
sporca, putrida e marrana.
È codardo e per diletto
vìola solo un pargoletto.

Brutta BESTIA, gente mia,
che bisogna spazzar via:
non in gabbia con la sbarra
ma a pezzi tocca farla.

" Se si prende lo si ammazza
quel bastardo di una razza. "
" Non si deve mantenere
ma trovare, eliminare."

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9 commenti     0 recensioni    

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9 commenti:

  • valeria Dugo il 17/10/2008 10:51
    la dedico anch'io alla creature ingoiate dall'uomo nero... molto veritira
  • giuliano paolini il 10/12/2007 12:13
    la nostra paola e' proprio irrecuperabile alla gioia ma io non ne sono poi cosi' convinto perche' la vita e' sempre in agguato e a volte basta una semplice buccia di banana per scatenare la voglia di ridere e io sono un gran mangiatore di banane io scimmione
  • laura cuppone il 07/08/2007 13:32
    paola... piacere leggerti, in questa circostanza..
    forse non hai curato lo stile, forse le rime non sono un granchè... ma questo lo direbbe chi è in prigione anche con la poesia...
    io dico invece che la denuncia è forte e sentita...
    ti dico solo che farlo a pezzi.. forse soddisferebbe gli altri, il mondo e la giustizia...
    ma per l'Angelo non c'è speranza di tornare, nè in vita nè com'era prima...
    semmai l'Immenso può salvare ciò che il serpente non può divorare...
    parlarne.. può servire.. deve!
    ma quel piccolo residuo di veleno resta in corpo e diventa te, che tu lo voglia o no..
    il vero demone non è l'uomo nero, ma ciò che dopo ti fa diventare...
    bianco non più bianco..
    verde non più verde..
    grazie a rileggerti.
    L
  • laura cuppone il 07/08/2007 13:32
    paola... piacere leggerti, in questa circostanza..
    forse non hai curato lo stile, forse le rime non sono un granchè... ma questo lo direbbe chi è in prigione anche con la poesia...
    io dico invece che la denuncia è forte e sentita...
    ti dico solo che farlo a pezzi.. forse soddisferebbe gli altri, il mondo e la giustizia...
    ma per l'Angelo non c'è speranza di tornare, nè in vita nè com'era prima...
    semmai l'Immenso può salvare ciò che il serpente non può divorare...
    parlarne.. può servire.. deve!
    ma quel piccolo residuo di veleno resta in corpo e diventa te, che tu lo voglia o no..
    il vero demone non è l'uomo nero, ma ciò che dopo ti fa diventare...
    bianco non più bianco..
    verde non più verde..
    grazie a rileggerti.
    L
  • Diana Moretti il 06/08/2007 10:48
    Piaciuta molto.. hai saputo toccare un tema cosi delicato in modo ironico quanto spietato.. brava. Dia

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