Quel che resta
della mia vita
la vivo di notte,
senza condizionamenti,
senza badante
a masturbarmi la mente.
Non dormo sulle panchine
in piazza Grande.
Ho un lit de deux personnes,
accogliente e profumato
per Anime sole,
pronte a prendere e dare
notti di amore.
I se, i ma,
i coinvolgimenti di cuore,
lasciati in attesa
fuori all'androne.
Il mio viagra
è la libidine
che satura l'alcova,
odori sempre nuovi,
anfratti da violare,
sapori da scoprire.
La notte
è sfrontata e ruffiana
per puttani e puttane.
Sotto il nero mantello
magia e delusioni.
Vivo la vita di notte,
di giorno
mi nutro di illusioni;
per non sentirmi solo.