All'improvviso, come impazzito
spinse col becco
la porticina schiusa d'una dorata gabbia
uscì, aprendo le intorpidite ali.
Fu questo l'ultimo suo volo...
Forse anche il primo,
repentino,
come di chi ad un tratto
comprende d'aver perso della vita ogni occasione
e di esser stato invano prigioniero.
Così, giorno per giorno,
di brevi frullii d'ali contento
e dell'acqua fresca spruzzata sulle penne
guardando il mondo
fra le fitte sbarre d'una gabbia d'oro.
Finchè cessò la voce,
persero luce gli occhi
ed in quel cieco volo
sentì la rabbia, trovò la forza
e assaporò l'amata libertà
cadendo al suolo.