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Soli

Da qui non si torna più
ci sono paludi blu
poetica drammatica
e filosofia matematica
le tue gonne, lo smalto e lo sguardo
di chi sa che ormai è troppo in ritardo

Nei sogni che sogni
piccole porzioni di mucose mie
si spezzano da me per farsi vive a te
celebrazione interiore
cerebrale intuizione
piccolissime esplosioni di gioia

e calde membrane
unite a me
cerebralmente catturato da te/ a te
come spine, come rime
luci di lune

Non si è mai soli infondo
neanche quando sono seduto a pensare
non si è mai solo al mondo
nemmeno quando smetti di sperare
Nessuno è solo, non si è mai soli
è il tutt'uno unito al volo
neanche di notte
con quel suo candore di malinconia
che tutto porta via
... che tutto vola via! (e che ci porta via)
nei sogni che sogni...
e calde membrane..

Nessuno è solo, non si è mai soli
lo si è quando
si è meno vivi
e anche di notte
senza il tuo odore di nostalgia
e casa che tu sei
(per me)

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 01/05/2013 11:33
    Un canto nostalgico sturggente, con un ritmo che prende dalla prima parola all'ultima che proviene direttamente dal "sentire sensibile" e umano, dell'autore. Bellissima.
  • Rocco Michele LETTINI il 30/04/2013 02:38
    Un decanto a chiare lettere che forgiano riflettendo quanto diligentemente meditato...
  • Alessandro il 29/04/2013 23:36
    Inizio drammatico, la solitudine come una palude dalla quale è impossibile fuggire. Si giunge poi alla distensione finale, che richiama una sintonia universale dove nessuno è veramente solo. Molto interessante

1 commenti:


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