fuggì come la luna
all'arrivo dell'alba
richiudendosi in se stessa
come un sassolino
nell'ostrica sperando
d'esser poi lucente perla.
Sola come nessuno mai lo fu,
a parlare con il cielo
che pur sempre ascoltando
con vaghezza risponde.
Fuggì come la luna,
soffocata dall'eco
del passato,
incessante risuono
a percuoterle l'animo.
Fin quando
emaciata dal dolore
trovò dentro di se
la giusta risposta
alla domanda:
-se io non amo
chi sono?-
Dal mare della notte
rinacque,
lasciando
sull'umida rena
la sua conchiglia,
il sole in faccia guardò.