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Metaforica (Pezzi di Vita)
Cielo da calpestare
singeria convulsionale
le onde come il mare
l'incespicare di una nave
l'innescare di un amore
l'annaspare dirompente
su frastagli rocce roventi
disinnescate dai secoli del mondo
sempre meno tondo
Vulcano di brezza calda
come una schiuma di lava che si lava
fuoco che si inclina al mare
tra le onde nelle case
tra le case in riva al mare
alle case in riva al mare
si scorge la riviera
2 o 3 navi c'è un gabbiano una scogliera
Rimini Miramare Riccione
potrei chiudere gli occhi
e riconoscerle dall'odore
tatuate nel cuore
Alghe profonde di un Dio maggiore
smuovono onde in riva al mare
sabbia bagnata nettuniana potenza
il vento la bacia con irruenza
acqua che ha male, che muove che scende e che sale
per arrivare fin su le scale
partendo dal Molo arrivando a nuoto
sommergendo ogni cosa
come tempesta silenziosa
Rumorosa è l'aria.. il cielo e poi un tuono
l'abisso il baccano, il frastuono
c'è chi è santo, chi è sano
chi è bambino e chi è buono
-oh poeta non essere così sciocco
da pensare che io possa dividere il bene e il male
come i bambini della terza c
o che possa o debba giudicare
smezzando come noce di cocco il succo e la buccia
come un venerdì senza Venere-
io sono solo il suono del suolo
che passo e il cammino del mio passo
Divergenza divaricante poi,
come le tue gambe che fanno i miei nodi
correnti da sotto suolo
marine e di volo
di cui la corsa non persi giammai
Un Dio profondo passato o quello di un avvenire
Un Dio beffardo e bugiardo che ci fa soffrire
Mi sono visto tra le macerie di una casa
-odore di sogni marci e incubi straziati a film - (rubati)
mi sono visto scomparire
ossa ore detriti e lagune
spazzato via dal tremore diabolico
innata paura di essere vivi
sotto, a faccia a faccia con la morte
cieca e sorda
che non sente e non parla
-mi svegliai sudato dal sogno
il mio peggiore incubo pozza di piscio-
Ma la vita la morte
sa come prenderla
sa come accarezzarla
sa come amarla
Sabbia del deserto
da pane azzimo
Gesù scalzo e affamato
con gli angeli a salvarlo
.. in quest'era sarebbe morto e fucilato
anche il figlio di Dio e gli angeli si chiamerebbero "assassini"
Terra di zaffiro, di lente agonie
spari lividi vivi
per cui si lotta, e ci si spacca le ossa
tra fratelli e fraticidi
Dio indubbiamente ama e ci ama
Perchè non c'è vita senza una morte
La vita stessa è insieme morte
Dio ci riprende dalla missione
fiore finito coltre sbadata
l'immenso infinito che pian piano si emana
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