A chi mi dona udienza
io so essere grato
del tempo concessomi
che colma le lacune
di sogni
diventati perfetti
e lucenti deliri
o ambiziosi filosofi che vorrebbero
vedere meglio.
E il tempo è un pretesto
per trovare quanto già si ha
simile al piacere
che incontra l'amore.
A chi mi ascolta
io chiedo un impegnativo sempre
che concede abbracci
ad un parlar severo
e un dire quando ci si vede
"queste sono buone nuove"
se l'invidia non nasconde agli occhi
il cielo.