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Anni 60

Il biglietto del tram
costava quindici lire,
per studenti e operai.
Chi studiava
aveva un futuro,
l'operaio
il lavoro,
anche il meno fortunato,
alla fine delle giornate,
portava in casa
le Lire per la spesa
del giorno dopo.

La Coca Cola
si vendeva
solo in bottiglie di vetro,
il tappo di stagnola,
la guarnizione di sughero,
e sotto di essi,
delle lettere.
Chi riusciva a comporre,
con i vari tappi,
"Coca Cola"
ritirava un premio.

I tram delle corse
"operai e studenti"
prima delle otto,
erano sempre affollati
e tante volte,
si aspettava
la corsa successiva.
La gente spingeva
per salire,
il bigliettaio urlava
"avanti c'è posto"
e nella carrozza,
accenni di lotta
per accaparrarsi
lo spazio
dietro un fondo schiena
di una donna,
anche non bella,
ma odorosa di sapone Palmolive
e culo sodo.

Le Stagioni
erano quattro,
e nessuna "pazza".
La Primavera

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 02/06/2013 15:52
    Croce e delizia come ogni epoca gli anni sessanta, il boom delle auto, delle costruzioni, anche abusive, dei poteri forti e autoritari. La base di un presente che i fa sempre più cupo. Bellissimo amarcord passiopale di un tempo che ci ha lasciato i più grandi musicisti, con le loro opere per chi non c'è più, nella storia contemporanea. Per non parare della altra realtà artistiche.

4 commenti:

  • augusto villa il 16/08/2013 18:36
    ahh... Stai girando il dito nella piaga...
    ... Accidenti...
    Bella, bella, bella!
  • Anonimo il 02/06/2013 21:23
    È sempre un piacere leggerti...
  • Alessandro il 01/06/2013 16:08
    Ritratto di un'epoca travolta dalla novità, tra mode e consuetudini.
  • Anonimo il 31/05/2013 20:19
    Mi hai fatto venire la nostalgia di quegli anni!

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