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spiagge lontane

Nel liquido dissolversi della mia ragione,
avverto l'ansiosa e disordinata urgenza dei vostri pensieri randagi.

Troppo diverso è il mio vivere,
così immutato ai vostri occhi di schiavi inconsapevoli,
ebbri di una libertà che non si apre ai tersi orizzonti della poesia.

Troppo pesante è il mio alito nel tiepido mattino di parole appena accarezzate,
ricamate su frammenti di sogni ormai svaniti per sempre,
persi dentro le tue mutandine più belle,
strappate con forza all'avidità delle nostre voglie notturne.

Troppo leggiero è il mio sorriso da imbecille,
che vi ricopre come miele profumato,
scendendo inesorabile sui vostri volti acidi e sterili,
perfetti ed oculati dispensatori di verità assolute,
inoppugnabili nella loro ferrea sostanza.

Io invece vivo nel contrario di tutto.

Annaspo ai margini della vostra concretezza esasperata,
della vostra calda ed intima sicurezza acquisita.

Come spiagge lontane .(eppure speculari),
ci divide un mare di emozioni,
di sensazioni,
di pensieri,
di gioie e dolori,
talmente vasto e profondo
da rendere vane queste mie parole rubate alla notte
e stupido questo mio inutile rincorrere un ombra che ormai non mi rassomiglia più.

 

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2 commenti:

  • sara rota il 18/07/2007 16:30
    Mi spiace, non è il mio genere... troppo "pesante"... Non sono io che ti ho dato 1 comunque...

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