Delle volte succede che non ricordo più
quante volte e..
E allora quando tutti i bimbi già dormivano,
e silente la notte copriva i loro respiri,
là fuori ricordo che un piccolo bimbo là..
fermava il tempo e l'ora e ora..
Non sempre si ferma.
Il veloce passaggio tra due luci diverse,
non cambiava di molto il loro colore,
i riflessi bene o male ricordo che..
che nell'unirsi si dividevano sempre
nell'ombra di un gioco e..
e tra un lancio di dadi e lame di dame,
l'arrivo di un'alba via tutto si portava.
L'eterno piazzale là sempre è là e..
e delle volte quando già tutti dormono,
capita che parcheggio al solito posto e..
e tra un lampione e l'altro che illumina
ricordi di passi e corse, succede che..
di vedere ancora quel piccolo bimbo che
silente pian piano cresceva e.. e poi,
e poi ecco lei!
Leggera come una carezza ricordo che..
leggeva sempre il chiaro e il nero dei
miei occhi, e tra un banco ed una punta,
l'amica immagine sposata da sempre con stelle
e lampi, mi invita come allora a scrivere
ben bene poesie su arrivi e traguardi.
L'età delle volte fa ricordare quante volte
si è vinto e si è perso, e i passaggi da un pensiero
all'atro son strani come i paesaggi e..
e quando sento dire guarda che questo è il miglior
gioco.. io penso che, che man mano tutto si
perderà tra punti e virgole e..
e qui chiudo tutti giochi e ricordi
portandomi via la mia non ultima
.. ennesima poesia.