Mi scelse, la strada
in un istante di contorni orfano
di drammi incalcolati
avidamente complice.
Correvo nel sole,
correva il sole nelle mie vene
ancora troppo bambine
per scoprirsi grandi,
il sangue pronto era a trafiggere
come il più velenoso dei cecchini
i respiri che anelavo
a tenere a dolce, delicato battesimo.
I miei sogni rimasti sono
per sempre avvinti
e di gemito inconstastabile ricolmi
tra le labbra assassine e roventi
di quelle ruote
che controllo non ammisero
e non si ammisero;
mai la mia coscienza accesso avrà.
al nome e al volto
di chi fu tetro messaggero
evaso da nuvola feroce e vigliacca
che per sempre mi compresse il cammino;
lui solo saprà
gemito sepolto nell'asfalto
che la mia voce fanciulla e indifesa
più non dipingerà paesaggi di domani.
Padre mio
che di me scorgesti quanto mai immaginasti
il rantolio ormai estinto
scorgimi ora stella e preghiera
chè la tua coccola Beatrice
in te sempre sarà presenza
inestirpabile e vera.