dagli occhi bruni emergono lampi
celati dalla coltre di pudore grigio
bruni i capelli fluenti scivolano
carezzando le spalle tese e i seni gonfi
poi il sipario nasconde la scena
le forme racchiuse in sacchi di tela
premono i pensieri e vola la mente
appesi con grazia dondolano lievi
d'un'altalena all'unisono i colpi
la pancia accennata ha un filo di pelo
che dalla profondità dello slip
sale verso l'ombelico
la inseguo alla fonte scostando i peli
con la lingua bagnata d'affanno
profumo intenso sapore di donna
d'un tratto esplode una nuvola nera
di lucidi ricci e la chioma folta
e rosso fuoco le labbra umide
che pare respirino
le mani scivolano una per parte
sulle cosce fino alle dita dei piedi
smaltate d'un rosa confetto
con le braccia distese sulle tue gambe
la lingua esplora la cavità sublime
suggendo aromi come un ape col fiore
baci tra pelo e pelle fino a leccare
percorrendolo con un fil di bava
il perineo sentiero inesplorato
sindrome di stendal dal buco rettale
m'annienta e nulla di mille desideri
prende più la forma d'un'azione